Autentici veterani della scena heavy metal sono gli S.R.L., provenienti dall’Umbria e in attività dal 1992. Durante gli anni '90 la band ha inciso un demo tape, un album (“Società Responsabilità Limitata”, '96), ha partecipato a diverse compilations legate a concorsi come “Musica Giovane” e “Città Delle Acque” e ha girato in lungo e in largo la penisola con una ampia serie di concerti. Nel 2001 viene pubblicato il mini-lp “Requiescat In Pace”, fino ad arrivare al 2003 e a questo "In Memoria Temporis" prodotto da Sonic Records, diviione della Nocturnal Music. Le coordinate musicali degli S.R.L. si rivolgono verso un heavy metal oscuro e potente, che a volte sconfina nel thrash ma senza mai accantonare la melodia. Possono ricordare a tratti bands quali Iced Earth e Nevermore, ma gli S.R.L. hanno una caratteristica che li distingue dai queste bands straniere: ovvero, il cantato in lingua madre, scelta inconsueta per il genere proposto, ma da apprezzare in virtù di liriche interessanti e mai banali. “2000 Anni Dopo Cristo” e “Il Funambolo” colpiscono subito nel segno, sorretti da arcigni riffs in terzina e dalla voce aggressiva e oscura di Pietro, un singer dotato di ottime qualità vocali. Un arpeggio acustico introduce “Anima”, ottimo brano dalle atmosfere cupe, a tratti gotiche, munito di un’accelerazione finale di stampo thrash. Anche “Arcano XIII” è caratterizzata da venature darkeggianti e da stacchi in doppia cassa, mentre “Messaggi Subliminali” è introdotta da atmosfere acustiche e vocals sussurrate, che vanno poi ad evolversi in un solido heavy metal. Chiude “L.S.D.”, il brano più vicino al thrash puro di fine anni '80. Oltre all’ottima qualità della proposta musicale targata S.R.L., va detto che l’album è confezionato in maniera molto professionale (è presente anche una traccia multimediale nella quale la band viene ripresa durante un'esibizione on stage) e la produzione è all’altezza della situazione. Non mi resta che consigliare a tutti i metalheads l’acquisto di questo cd, davvero valido sotto tutti i punti di vista!

Recensione Realizzata da Andrea Zazzarini